Dania Mondini, giornalista Rai, ha accusato alcuni dirigenti di stalking, affermando di essere stata isolata e minacciata.

Mondini è una giornalista professionista che scrive di cronaca e attualità, con una passione per la tecnologia e l'innovazione.

Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha iniziato la sua carriera nelle redazioni di testate nazionali tra Milano e Roma e attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Mondini ha denunciato alcuni dirigenti Rai, e dopo che la Procura aveva chiesto l'archiviazione della denuncia, il procuratore generale Marcello Monteleone ha avocato a sé l'inchiesta, continuando a indagare.

La vicenda è diventata nota dopo che Mondini ha raccontato un episodio particolare avvenuto negli uffici della tv di Stato.

È stato deciso di metterla in una stanza con una collega che non era in grado di 'trattenere e'.

Dalle carte della Procura emergono testimonianze contro di lei.

La Procura Generale di Roma, dopo aver avocato le indagini, ha censurato la Procura presso il Tribunale di Roma e, dopo accurati accertamenti, ha rilevato accuse nei confronti di alcuni dirigenti Rai.

Lo spostamento in una stanza con la nuova collega è stato interpretato da Mondini come un atto di isolamento.

Da qui il rifiuto di adeguarsi alle disposizioni dei decisori.

Secondo Mondini, ci sono stati cambiamenti nel suo lavoro, come l'assegnazione di servizi di importanza secondaria, motivati da errori trascurabili.

Nell'incartamento consegnato alla procura, Mondini ha inserito documenti che dimostrerebbero le conseguenze sul suo lavoro provocate dal comportamento dei vertici.

Ha raccontato che nel 2017, quando è stato nominato un nuovo direttore del Tg1, le sono stati assegnati meno servizi e c'è stato un cambiamento di atteggiamento nei suoi confronti.

I dettagli del caso di stalking nei confronti della giornalista del Tg1 sono contenuti nella denuncia presentata alla procura.

A quel punto, è arrivato l'ordine di condividere uno spazio della redazione con una collega con problemi di comportamento.

Mondini si è rifiutata e ha spiegato che l'atteggiamento dei suoi superiori era volto al rispetto delle intenzioni del direttore.

La sua testimonianza è stata avvalorata dalla vicedirettrice, che ha parlato di una campagna diffamatoria per affidare la conduzione a una persona vicina al direttore.

Inoltre, nelle carte della Procura compare anche il racconto di un errore di Mondini riguardo al leader della Lega, Matteo Salvini, durante una diretta.

Mondini lo ha definito erroneamente 'viceministro' invece di 'vicepremier e ministro dell'Interno'.

Il vicedirettore ha giustificato l'errore dicendo che era dovuto al momento storico e ha richiamato Mondini davanti a tutti, dicendole di stare più attenta.