Estro, spregiudicatezza, generosità e lavoro di squadra sono le caratteristiche di Nato, un figlio d'arte proveniente da una famiglia supersportiva, dove tutti hanno praticato sport con passione.

Non è un novizio nelle competizioni, avendo già ottenuto l'oro ieri agli Europei di Roma con un salto di 2.

37 metri.

Oltre alle sue passioni sportive, ha interessi lontani dalla pedana.

Tuttavia, Nato ha attraversato una delle peggiori fasi stagionali, con tre settimane di 'black-out assoluto'.

Come ha dichiarato alla stampa 15 giorni fa, ha attraversato un 'buco nero nervoso', pensando di aver chiesto troppo al suo fisico.

Ma agli Europei, è rinato con gioia.

Di magrezza quasi impressionante, è generoso di natura e iperreattivo sul campo.

Durante le telecronache sportive di Roma, è stato visto tifare e abbracciare ogni azzurro a portata di mano.

Ora si prepara per le prossime competizioni, dove proverà - una promessa non scritta né dichiarata da Gimbo - a bissare il titolo olimpico già conquistato.

Nato, che sembra quasi digiuno di cibo, giudicando dalla sua esile ma potentissima figura atletica, è campione olimpico ai Giochi di Tokyo di quattro anni fa, nel 2020, e campione del mondo ai mondiali di atletica.

Questa è la sua storia.