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Repubblica Italiana - Contenuto Web su Maturità 2022
Il ministro Bianchi ha inviato al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e alle Organizzazioni sindacali le ordinanze sull’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato.
Per la maturità si prevedono due prove scritte in presenza e un orale, così come per la terza media.
In entrambi i cicli di istruzione è prevista la possibilità della videoconferenza per il colloquio per gli studenti impossibilitati a presentarsi a scuola.
Ci saranno una prova di italiano e una sulle discipline di indirizzo.
Le ordinanze stabiliscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli esami del primo e del secondo ciclo di istruzione, inviate dal Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) e illustrate alle Organizzazioni sindacali.
Terminato l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti autorità, come previsto dall’ultima Legge di bilancio.
Gli esami si svolgeranno in presenza, mentre per gli studenti impossibilitati a lasciare il loro domicilio, è prevista la possibilità di svolgere l’esame in videoconferenza, condizione che andrà comunque documentata.
L'Ordinanza prevede che l'Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, predisposta dalle singole commissioni d'Esame, e da una seconda prova scritta sulle discipline di indirizzo, diversa per ciascun indirizzo di studio, che avrà per oggetto le materie caratterizzanti il percorso di studi.
Le discipline saranno comunicate al termine dell'iter formale delle Ordinanze.
La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d'Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto delle difficoltà affrontate dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.
È previsto, poi, un colloquio orale, che si aprirà con l'analisi di un testo, un documento, un problema o un progetto che sarà sottoposto al candidato.
Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le competenze delle singole discipline e di aver maturato le competenze trasversali.
Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell'ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO).
La commissione sarà composta da membri interni ed esterni.
Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso didattico svolto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all'insegnamento trasversale dell'Educazione civica.
La valutazione finale resterà in centesimi.
Il punteggio scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti.
Le prove scritte peseranno fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti.
Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all'unanimità della Commissione.
Per l’esame di terza media, che si svolgerà in presenza, sono previste una prova scritta di italiano e una prova orale relativa alle competenze acquisite.
Poi un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all'insegnamento dell'Educazione civica.
La valutazione finale resterà in decimi.
Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all'unanimità della Commissione.
Per quanto riguarda l'ammissione all'Esame, come per la Maturità, la partecipazione alle prove nazionali, che comunque si terranno, sarà obbligatoria.
Le scelte di oggi rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando, sottolinea il Ministro Bianchi.
'Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest'anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una ripresa della scuola in presenza, fin dal primo giorno.
Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, delle esperienze vissute dai nostri ragazzi.
Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti.
Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme.
'Non si tiene conto degli ultimi due anni, penalizzati dalla pandemia.
Così non ci stiamo: se il Ministero non ci convoca non possiamo evitare di protestare, è però la reazione della Rete degli Studenti Medi che accusa il ministero di non ascoltare le richieste della comunità studentesca.
La proposta di esame, secondo gli studenti, non considera le difficoltà e le esperienze degli ultimi due anni.
Da qualche mese, infatti, le associazioni studentesche chiedevano un esame che fosse incentrato sulle singolarità dello studente.
'Siamo delusi da questa proposta', spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi.
'Gli scritti, specialmente la seconda prova, mettono in difficoltà chi ha vissuto la pandemia negli ultimi anni.
'