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Repubblica Italiana - Contenuto Web su Paolo Ricca
Un lutto unisce oggi tutti i credenti in Italia.
È unanime infatti il cordoglio per la scomparsa del Pastore e Teologo valdese Paolo Ricca.
Nato a Torre Pellice nel 1936, ha studiato teologia presso la Facoltà Valdese di Roma e negli Stati Uniti, conseguendo il dottorato in teologia a Basilea.
Nella città svizzera incontrò il teologo luterano Oscar Cullmann, di cui fu allievo, e Karl Barth.
Dopo aver svolto il ministero pastorale nella Chiesa Valdese nel Lazio e in Piemonte, ha seguito i lavori del Concilio Vaticano II come giornalista accreditato.
Paolo Ricca ha insegnato prevalentemente storia della Chiesa presso la Facoltà Valdese di Teologia a Roma.
Autore di numerosi scritti, libri e testi di studio ma anche divulgativi, Paolo Ricca ha contribuito a formare generazioni di credenti ma anche non credenti.
Il suo lavoro, infatti, è stato apprezzato da molte persone di fedi diverse.
Ricordiamo la collaborazione con Roberto Benigni, nel 2014, per la realizzazione delle due puntate della lettura e spiegazione su Raiuno dei Dieci comandamenti.
Poco meno di un anno fa era stato nostro ospite per una puntata del CeliPOD (Podcast della CELI) sul libro di meditazioni quotidiane, “Un giorno, una parola” di cui era lo storico curatore.
Impegnato con lucida passione nell’ecumenismo, Paolo Ricca si sentiva parte di quella Chiesa invisibile, di cui era “diventato servitore, per annunciare nella sua totalità la parola di Dio” (Colossesi 1,25).
Punto di riferimento del pensiero protestante nel nostro Paese, Paolo Ricca ha ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti per il suo lavoro teologico oltre l’Italia.
Solide le sue relazioni con la Germania e la Svizzera.
Profondo conoscitore del pensiero di Karl Barth, amava ripetere l’apprezzamento per la capacità del teologo svizzero di “sorridere di se stesso”.
Negli ultimi anni e, in specie, negli ultimi mesi le condizioni di salute erano via via peggiorate costringendolo in ospedale.
Fino alla fine ha tuttavia partecipato, online e in presenza, a conferenze, iniziative e incontri.
“Il teologo Ricca – sottolinea la Cei sul suo sito internet – ha sempre cercato nelle relazioni con il popolo ebraico la radice per la soluzione della separazione tra le Chiese e l’urgenza, a partire dallo studio delle Sacre Scritture, di un ascolto vero, senza il quale nulla è possibile.
Per questa sua propositività, ci mancherà.
E ci mancherà la sua predicazione! Da testimoni come il Pastore Ricca le nostre Chiese possano attingere la forza di portare a compimento i passi compiuti, le lotte vissute, le visioni condivise, la fraternità evangelica che ha sostenuto il cammino anche nei momenti più difficili”.
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